ACCIDENTI,

anch’io sono stata colta di sorpresa da questo — ed io sono l’autrice di questo romanzo! 

Ora cosa succederà?

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Tardi quel venerdì pomeriggio, la ditta di catering più prestigiosa aveva membri del suo staff sparsi ovunque nello stupendo palazzo dei Tuttovinci a Pisa:

in cucina,

nell’ingresso e

intorno alla piscina, per preparare la festa quel sabato per il 21esimo compleanno dell’ospite d’onore: l’amica del cuore di Wendy che si chiamava Michaela.

Prima di uscire con i suoi amici venerdì sera, Wendy cercò i suoi genitori e li trovò a leggere ed ascoltare musica classica

nel grande studio di suo padre con soffitti alti sei metri.  Disse:

“Papà, lo sai che domani faccio quest’enorme festa in piscina per il 21esimo compleanno della mia amica del cuore, Michaela.  Voglio che sia una festa veramente divertente, Papà!  Potresti fare uno sforzo per favore — potresti essere gentile con tutti i miei amici…  e gentile persino con quelli di Lucca che Michaela ed io abbiamo invitato? So quanto detesti i lucchesi, Papà, ma potresti provare a non parlar male di Lucca durante la festa?  PER FAVORE, PAPA’?

Suo padre alzò gli occhi dal libro e sorrise a Wendy.  Non ti preoccupare, bellissima, capisco chiaramente quando mi viene gentilmente imposto di stare zitto!” e rise di cuore. “Divertiti stasera, e sta lontano dai guai!”

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Era un bellissimo sabato di fine luglio, soleggiato ma con un soffio di vento: un tempo bellissimo. 

Vincenzo Tuttovinci pregustava la festa di compleanno perchè da anni era un tifoso di calcio e da anni sapeva tutto di Davide “Collasso di Punteggi” Guinigi.

DeDo Guinigi era stato votato il miglior giovane giocatore di calcio in Toscana per tre anni di seguito e,

all’ultimo anno del liceo, era stato nominato capitano della squadra “I Baluardi” del Liceo Burlamacchi di Lucca.  Quell’anno lui e la team arrivarono ai campionati nazionali dove fecero 5 gol alle finali  — un risultato scioccante e mai prima avvenuto – battendo l’Accademia Agnelli che difendeva il titolo nazionale. 

Il giorno dopo, sulla prima pagina della sezione dello sport il titolo era:

Guinigi 5, Milano 0″

DeDo ebbe successo nel calcio anche quando faceva l’università. 

Vincenzo Tuttovinci voleva conoscerlo.

Il signor Tuttovinci si sedette in una lussuosa poltrona posta su un balcone che dava sull’enorme cortile davanti al suo palazzo dove c’erano bellissime fontane e vegetazione. 

Guardò la folla di giovani amici di Wendy e Michaela che arrivavano per la festa.  Pochi minuti dopo le 15, un’Alfa Romeo rossa, altamente lucidata con targa lucchese, arrivò,

ne uscirono due bei giovani, aprirono il bagagliaio, e avendone tratto quattro scattole grandi con il logo del caffè Soave, si avviarono nel palazzo. 

“Eccolo!” esclamò allegramente signor Tuttovinci.

Per fortuna, il palazzo dei Tuttovinci era enorme, perché letteralmente centinaia di giovani vi circolavano, con camerieri elegantissimi che servivano

bicchieri di prosecco,

Campari e soda,

e vini eccellenti,

inoltre vassoio dopo vassoio di antipasti di tutti i tipi,

mentre un quartetto di violinisti suonavano canzoni divertenti. 

La zona della piscina gigantesca era ugualmente un mosaico di immagini e suoni deliziosi.

Essendo sceso e mescolato agli ospiti, il signor Tuttovinci trovò finalmente la sua bella moglie:

“Che visione fantastica che sei! La festa ti diverte? Ti piacerebbe conoscere degli amici di Wendy?”

Dopo mezz’ora, i Tuttovinci videro Wendy vicino alla piscina che parlava con un gruppo di giovani che includeva Michaela, DeDo e Mario, l’amico di DeDo che amava l’hockey ancora di più del calcio.  Mentre i suoi genitori si avvicinavano, Wendy inclinò la testa verso DeDo e disse con urgenza a bassa voce: “Ecco mio padre!  PER FAVORE non menzionare che sei di Lucca — PER FAVORE!!!!”

Mentre i suoi genitori si avvicinavano, Wendy inclinò la testa verso DeDo e disse con urgenza a bassa voce: “Ecco mio padre!  PER FAVORE non menzionare che sei di Lucca — PER FAVORE!!!!”

DeDo non seppe come risponderle. Cosa voleva dire? Cosa significava? pensò.

“Ecco la festeggiata — tanti auguri per un bel compleanno, Michaela!  E chi altro c’è qui?” dissero allegramente i genitori di Wendy al gruppo.

Wendy rispose “Ciao papà e mamma!   

Credo che conosciate Gianluigi Grossi

e sua sorella Mia del mio liceo.

e Simonetta Tucci, la mia compagna di università.

E questi sono i nostri nuovi amici DeDo e Mario che ci hanno portato quei grandi budini spettacolari che forse avete visto in mostra nella sala d’ingresso, non sono favolosi?” disse Wendy.

“Quel budino che ha la forma della torre Guinigi è davvero fenomenale” disse il signor Tuttovinci.

“Ed io AMO il budino che assomiglia ad una rosa rossa allegra!” disse la mamma di Wendy.

“Ma gli altri due budini, cosa rappresenteranno?” chiese il signor Tuttovinci.

“Beh sarà una sciocchezza, ma abbiamo provato a fare il terzo come un drone divertente, e l’ultimo è in onore di…” Dedo esitò e guardo Wendy…

“E’ in onore di tutt’e due queste belle giovani!” disse DeDo trionfante. 

“Ha la forma di un ‘M’ in onore del compleanno di Michaela, ma poi quando lo svolti dall’altra parte, è anche una ‘W’ in onore della nostra bellissima padrona di casa…”

DeDo guardò Wendy direttamente.

“‘W’! Lo amo!” disse Wendy allegramente,

e tutto ad un tratto bacio DeDo sulla guancia!

DeDo Guinigi si sentì trasportato in paradiso. Ed a un metro e 93, molto bello e con un fisico molto atletico, era anche messo molto bene, signore.

Il signor Tuttovinci si avvicinò a DeDo e gli disse, “E’ un piacere!” 

“Il piacere è tutto mio,” disse DeDo.

Il signor Tuttovinci disse “Vieni con me, prendiamo ancora del prosecco per queste belle donne!”  

e prendendo DeDo per il braccio si avviò verso uno dei bar che il catering aveva stabilito con personale in smoking.

Allora di dove sei, DeDo?” gli chiese il signor Tuttovinci.

“Sono… sono di questa zona, signore” rispose DeDo cercando di eludere la domanda dato che Wendy gli aveva chiesto di non menzionare che fosse di Lucca.

Il Signor Tuttovinci disse “Sì, sì, lo siamo tutti… Sembri un bravo atleta.  Hai praticato alcuni sport durante gli anni di studio? … Il calcio, per caso?”ignor Tuttovinci said “Yes, yes, as we all are ….. You look like a good athlete. Did you play any sports in school? ….. Soccer perhaps?”

“Ho giocato a calcio, sì, signore” rispose DeDo onestamente. I’ve played some soccer, yes sir”  DeDo answered honestly.

La conversazione si fermò per più di un’istante, mentre i due si guardarono anticipando la risposta.

Allora… hai frequentato l’università di Pisa?” continuò il signor Tuttovinci.

“No, signore, io… io sono andato all’università all’esterorispose DeDo ancora onestamente.

O, davvero?  Com’è successo?” chiese il Tuttovinci.

“Beh, signore, sin da piccolo ho seguito lezioni d’inglese da una professoressa di grande talento, e, 

beh, l’università di Southern California mi ha chiesto di giocare a calcio per la loro squadra a Los Angeles” disse DeDo.

“E lí sei stato selezionato per la prima squadra degli All-American per tre anni di seguito, non è vero?” chiese il signor Tuttovinci ridendo.

DeDo si accorse che il Tuttovinci sapeva precisamente chi fosse, e che non avrebbe avuto senso cercare di negarlo ancora.

“Ha fatto delle ricerche, signore! 

Sì, sono un fiero USC Trojan — Fight On!” ed anche DeDo scoppiò a ridere.

“Eccellente, eccellente, che bellissima notizia!” esclamò il signor Tuttovinci.  “Goditi la festa DeDo!…  E, a proposito, mia figlia si chiama Wendy, e prima o poi… chieda a suo padre se ha un bonamico a Pisa che si chiama Vincenzo Tuttovinci.””

DeDo si fermò, i suoi occhi si illuminarono, e quasi quasi gridò: “Bonamico Tuttovinci!!!!” ed i due uomini si dettero un abbraccione!!!

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