Montecarlo rivela i suoi segreti

Montecarlo è una bellissima cittadina medievale al est di Lucca ch’è giustamente famosa per i suoi vini e ristoranti, ma non solo. Durante una recente escursione di tre ore, con la nostra guida Bartolomeo Puccetti, di Emozionambiente, abbiamo scoperto che Montecarlo fu nominata per Carlo di Bohemia che aiuto i lucchesi a sconfiggere i fiorentini che erano arrivati alle mura di Lucca. Monte di Carlo – detto Montecarlo – sale a 163 metri e domina la Val di Nievole da un lato e la piana di Lucca dall’altro. Da qui uno può godersi bellissime viste di colline ricche di vigne ed uliveti, e s’è una giornata bella chiara, intravedere anche le alpi Apuane.

Queste sono le panorame smorza fiato che la nostra guida ha condiviso con noi girovagando su un sentiero gentile, su e giù ed intorno a fattorie, attraverso boschi fitti di olmi e tigli e sempreverdi. Arrivati al piccolissimo borgo di San Martino in Colle abbiamo trovato una chiesina romanica, una fontana di acqua fresca scorrevole, e solo tre abitazioni. Eppure qui è dove nei primi ‘300, il famoso gonfaloniere Castruccio Castracani degli Antelminelli un esperto militare, fu costruire una fortezza che dava sulla Val di Nievole per difendere Lucca da invasori. Il Castracani dette il nome “la Ghibellina” alla fortezza dato che era alleato con l’imperatore del sacro romano impero contro il regno temporale del papa.

I più grandi nemici di Lucca: Pisa e Firenze erano guelfi, dalla parte del papa, ma nonostante la sua posizione nella minoranza, Castracani riuscì a batterli vittoriosamente. La fortezza fu poi abbattuta per costruire abitazioni, ma resta la chiesina a cui si affiancava.

Abbiamo poi visitato un albero talmente grosso e vecchio a Gragnano che è un monumento nazionale: la Quercia delle Streghe grazie alla sua età di più di 600 anni ed alla strana configurazione dei suoi rami orizzontali e giganteschi — vale la pena di trovarlo anche se senza guida sarebbe difficile.

Una leggenda racconta che la strana forma dell’albero si donava alle streghe a cui piaceva riposarsi sedute a chiacchere sui suoi rami — quando non ballavano sulla sua chioma, schiacciandola!

Infatti l’albero, una Quercus pubescens, vanta delle dimensioni surreali: la sua chioma di più di 40 metri (131 piedi) in diametro è inaspettatamente piatta, è di un’altezza di 24 metri (78.74 piedi), ed ha un tronco dalla circonferenza di 4,5 metri (14.76 piedi). 

Più recentemente si dice che lo scrittore Carlo Collodi, che visse la sua infanzia a Collodi (un paesotto molto vicino), si ispirò a quest’albero delle streghe quando scrisse l’episodio nel racconto di Pinocchio dove il burattino venne impiccato ad un albero gigantesco dagli assassini la volpe ed il gatto, i quali volevano derubarlo.

Questo episodio però è stato solo una delle vicende del burattino. Per conoscere tutto su come è diventato un ragazzino, bisogna visitare il Parco di Pinocchio a Collodi dove tutti, grandi e piccoli, possono divertirsi fra strutture e giardini che raccontano in modo creativo e geniale cos’è successo al burattino.

La nostra camminata finisce con una degustazione di vini ed olio alla bella Azienda Carmignani. Sin dal 1386, la famiglia Carmignani ha prodotto buon vini DOC rossi, rosé e bianchi, che sono biologici. Dopo una giornata un po’ impegnativa, ma sempre illuminante, la fattoria ci fa fare una fine rilassante, assaggiando i diversi prodotti della loro produzione, e facendoci pensare a passare una notte nel loro piacevole agriturismo.

Emozionambiente opera nel settore del turismo ambientale dalla Provincia di Lucca alla Sardegna. Le loro escursioni, di durate variabili, sono aperte a tutti ed hanno lo scopo di approfondire la conoscenza dell’ambiente attraverso la storia, arte, natura ed enogastronomia.