Il Capitano Giancarlo Annapoli,

con il suo spensierato mezzo marinaio Usna,

e Carlo Pellerini, il capo della spedizione a Madeira di Doppio R Guinigi,

si rinfrescavano con un prosecco sulla terrazza dell’Hotel I Principi a Viareggio…

dove dalle loro poltrone vicine alla piscina guardavano con interesse la fregata lucchese Elsie che veniva caricata con provvigioni.

Prestissimo la mattina dopo, mentre l’equipaggio della Elsie sollevava le sue vele per cominciare la crociata verso l’occidente e la rocca di Gibilterra, per poi continuare a sudovest verso la costa del Marocco fino alla loro destinazione idilliaca nell’oceano Atlantico —  l’isola di Madeira —

nessuno si sarebbe potuto immaginare il caos che avrebbe creato l’arrivo del Progetto BRENDA del Duca Castracani nella loro cara Lucca.

Il primo passo del progetto fu l’invasione dei contadini.

Mentre a Lucca le campane suonavano il mezzogiorno, il capo di centinaia di contadini delle numerose fattorie di San Concordio, Umberto Umberti,

li fece marciare (accompagnati da migliaia di galline, maiali,

cavalli,

pecore, capre

e un enorme maremmano bianco)

sul viale San Concordio in direzione di Lucca drento. Davanti a loro, un batterista alto vestito da capo a piedi con i colori lucchesi, rosso e nero,

dirigeva i contadini che con i loro zoccoli battevano i piedi a ritmo con il tamburo,  

e ripetevano cantando:

“I nostri polli e maiali vogliono… Conoscervi!

Il picchiettare e cantare insieme al rumore assai forte delle migliaia di bestie per la strada ebbe l’effetto di far uscire da casa migliaia di lucchesi per vedere cosa stesse succedendo.

Domande e confusione si diffusero …….

E poi a qualche imbecille nella folla, probabilmente un imbecille ancora ubriaco dalla sera antecedente,  gli parve di sentire che i contadini cantassero:

“Le nostre galline ed i nostri maiali… … Vogliono essere mangiati da voi!!!”

Estatico, lo stupido ed i suoi amici cominciarono a gridare: “Il Duca Castracani ci sta regalando polli e maiali per le feste!  Viva il duca, che regala buon cibo al suo popolo!!!  Prendiamone assai che non avremo fame per tutto l’inverno!!!!”

Detto questo, la folla cittadina cominciò a gridare estaticamente e a ringraziare entusiasticamente la colonna di contadini, mentre tutti mettevano le mani sui polli, i maiali e le altre bestie che potevano acchiappare!

Allora invece di disgustare con puzzolente confusione i residenti della zona destinata dal Castracani al suo enorme progetto BRENDA,

l’invasione dei contadini rese i cittadini felicissimi, generando un sacco di supporto pubblico e ammirazione per il Duca Castracani da parte del popolo tanto ben nutrito

Beh, rivolgiamoci al secondo passo del progetto BRENDA — la distribuzione di migliaia e migliaia di pacchetti di sigarette dalla nuova manifattura dei tabacchi

che il Duca Castracani aveva appena fatto costruire.

Ecco ancora un’altra conseguenza non intenzionale!

Invece di scacciare dalla zona dove il duca aveva l’intenzione di costruire il massiccio progetto BRENDA tutti i residenti con nuvole di fumo tossico,

i cittadini cominciarono a godersi le sigarette nelle centinaia di piccoli bar della zona – fumando discutevano le partite dei rossoneri e valutavano le raccolte di olive ed uva della vendemmia lucchese

e colsero anche l’occasione per brindare: “Viva il duca, che ci fa godere di una buona fumata dopo gli ottimi arrosti di pollo o maiale!!!”

Accidenti, non doveva andare affatto così! 

Preso dal panico, il signor Lenci della prestigiosa ditta Lenci, Oaktoni & Chuti Ltd., che aveva pianificato questo stratagemma per l’acquisto dei beni immobiliari, disse alla sua squadra di lanciare le prossime tre fasi simultaneamente:

–  complessi di cantanti e batteristi cominciarono a suonare ad altissimo volume 24 ore al giorno senza sosta,

ma ebbero così tanto successo che migliaia di fan decisero di campeggiare nella zona — aumentando la popolazione invece di diminuirla!!!

·  cento nuovi musei della tortura furono costruiti, ma tutta la gente sana li ignoró!

·  e i cavalieri — che erano a cavallo e non sulle giraffe! — invece di intimidire i residenti,

dettero passaggi ai ragazzini gratis, e così divennero eroi!

La popolarità del duca balzò alle stelle!  Ovunque si sentiva: “Il duca porta mangiare, sigarette e divertimenti al popolo!!!  Viva il Duca Castracani!!!!!”

Il Duca Castracani fece chiamare il signor Lenci nel suo favoloso studio del palazzo Castracani. 

Il Lenci, era molto in apprensione per l’incontro perché niente del suo stratagemma per l’acquisto immobiliare era andato come pianificato.  Invece di svuotare la zona dove il Duca Castracani voleva costruire il progetto BRENDA, i piani l’avevano resa una zona molto ambita (alla moda?) e molto popolare — strapiena non solo di residenti, ma anche di turisti! 

Come al solito, il duca parlò esplicitamente:

“Signor Lenci, apprezzo il supporto popolare che il suo approccio ha generato, ma quella zona deve risultare priva di gente!  Roberto Roberto Guinigi mi dice che fra 10 giorni avrà finito la costruzione dei fossi e sarà pronto ad allagare il fiume Serchio.  Lei mi deve assicurare che il fosso butterà migliaia di galloni di acqua dal fiume in quella zona del progetto BRENDA,

e non si deve fermare finché può assicurarmi che gli unici abitanti rimasti là saranno nuotatori fantastici oppure vivranno su delle barche!” 

Per centinaia d’anni, la famiglia Guinigi era divenuta sempre più ricca grazie al raggiungimento dei propri obiettivi — quello che dicevano veniva poi realizzato.  E Roberto Roberto Guinigi si logorava di completare la sua parte del progetto BRENDA: la mobilizzazione di migliaia di uomini a scavare e costruire un enorme canale lungo tantissimi chilometri per collegare il fiume Serchio alla città di Lucca, dove poi, attraversando la città mediante un fosso nuovo, le acque avrebbero allagato il grande spazio circolare destinato al progetto BRENDA.

Non accettavano mai la sconfitta i Guinigi — loro non mollavano mai!

La notte della vigilia di ognissanti nel 1319, Roberto Roberto Guinigi tirò un gigantesco buccellato di ferro legato ad una lunga catena di ferro contro la diga di legno che teneva le acque del Serchio fuori dal canale nuovo — con quel colpo, un torrente di acqua si lanciò dentro al canale insieme alle grida eccitate della squadra del cantiere! E dopo venti minuti una seconda esplosione di acqua cominciò ad allagare la grande zona circolare destinata al progetto BRENDA.  Solo un gambero o un pesce avrebbe tollerato quel posto in quel momento — SUCCESSO!

Eiii – eccomi quì, sono CiCi.

A questo punto sarà meglio controllare che nessuno dei miei cari lettori si sia offeso per quello che Doppio R Guinigi ed il Duca Castracani hanno compiuto…

Prima di tutto: amiamo tutti le mura di Lucca, non è vero? 

Sono bellissime e meravigliose.  Allora siamo tutti soddisfatti che siano state costruite, vero?   Bene, andiamo avanti… 

Ora se stavate logorandovi per la povera gente che perse le proprie imprese, le case e gli appartamenti nella zona allagata per il progetto BRENDA, posso allegramente dirvi:  

state tranquilli.

Bisogna ricordarsi che i Guinigi hanno fatto la loro fortuna calcolando ogni possibile risultato di ogni stratagemma che abbiano mai seguito.  Fidatevi di me quando dico che sono sempre stati molto furbi e hanno sempre tenuto conto di ogni possibilità.

Quello che  non avrete indovinato, è il segreto con il quale voglio sorprendervi:  subito dopo l’incontro con il Duca Castracani, quando rivelò i dettagli del progetto BRENDA a Doppio R Guinigi, il Guinigi impegnò i suoi avvocati a comprare per prezzi alti i 19 diversi edifici nella zona proiettata per progetto BRENDA, e poi mandò i suoi migliori consiglieri finanziari ai mercati di assicurazioni a

Roma,

Firenze,

Londra,

Madrid,

Parigi, e

Lisbona,

dove comprarono una quantità astronomica di polizze anti-diluvio per quelle 19 proprietà.

Il Guinigi pagò una rata per quelle 19 polizze anti-diluvio che equivaleva a 750 milioni di euro oggi.  Non era una somma affatto indifferente neanche a quei tempi e neanche per una famiglia ricca come i Guinigi.  Ma avevano ***** di acciaio

E quando quelle 19 proprietà si trovarono improvvisamente sotto tre metri d’acqua,

le polizze pagarono i Guinigi così tanto che potettero compensare generosamente ogni famiglia che aveva perso una ditta, casa, o appartamento nell’alluvione, rendendo tutti molto felici della risoluzione!     

Infatti, una delegazione di famiglie sfollate si radunò davanti al palazzo Castracani per fare tante grazie al duca, pensando che fosse stato lui a salvarli dalla rovina finanziaria causata dal diluvio.     

Ma il Duca Castracani sapeva la verità che era stato Doppio R Guinigi a fare riuscire la manovra. 

Il Duca Castracani mandò una carrozza dal palazzo Castracani al palazzo Guinigi.  Dentro la carrozza c’era il bel tenente Castracani, che portava una piccola scatola d’oro sigillata con l’emblema ducale: un’immagine della torre pendente

dominata da una pantera che ballava con la bocca dentata aperta in trionfo.

Quando Doppio R Guinigi aprì la piccola scatola d’oro, dentro c’era un bigliettino scritto in calligrafia dorata:

“A Roberto Roberto Guinigi,

al quale la repubblica lucchese ed io dobbiamo tanto.

Castruccio Castracani, Duca della Repubblica di Lucca

27 novembre 1319”

Non lo poteva sapere in quel momento, ma meno di due mesi dopo, l’uomo a cui il Duca Castracani e la repubblica di Lucca dovevano tanto, avrebbe avuto la notizia di una crisi che coinvolgeva la sua spedizione marittima all’isola di Madeira. 

Durante la favolosa cena di capodanno ospitata dai Guinigi per 39 amici e famigliari, il 31 dicembre 1319, un messaggiero ansimante bussò al magnifico, altissimo portone doppio del palazzo Guinigi….

Non lo poteva sapere in quel momento, ma meno di due mesi dopo, l’uomo a cui il Duca Castracani e la repubblica di Lucca dovevano tanto, avrebbe una notizia di una crisi coinvolgendo la sua spedizione marittima all’isola di Madeira.  Durante la favolosa cena per capodanno ospitata dai Guinigi per 39 amici e famigliari, il 31 dicembre 1319, un messaggiero ansimante bussò al magnifico, altissimo portone doppio del palazzo Guinigi….

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